
Varie sono le tendenze fiutate da Olympia per il bagno del futuro, così come presentate nelle fiere di settore più recenti: andiamo ad analizzarne un paio tra le più rilevanti.
Sempre più si assiste ad un ritorno in auge della tradizione; questo approccio di arredo, definito vintage, rievoca gli stili del passato ma in chiave moderna. Il vintage moderno ama fondere gli elementi più tradizionali con quelli contemporanei, per un risultato davvero fuori dagli schemi; prevede la cura minuziosa di ogni spazio, l’ambiente deve risultare pulito e luminoso e, soprattutto, elegante.
Fondamentali l’equilibrio e la proporzione degli elementi: se si gioca con i contrasti per quanto riguarda il mobilio, non esagerare con il resto, il risultato finale deve essere elegante e pulito!
Quali sono i due focus dell’arredo vintage moderno?
In questo stile d’arredo, i protagonisti della stanza da bagno sono due: i sanitari e la vasca!
Per entrambe le categorie, esemplare è la collezione Impero di Olympia ceramica: il loro impiego rende la sala da bagno una sala di design concepita per essere vissuta in qualsiasi momento, con spazi fluidi e volumi che sembrano scolpiti per creare un'atmosfera unica. Il bianco e nero degli arredi e della rubinetteria aggiungono un fascino senza tempo. La ricchezza di particolari è il punto di forza: i mobili e le strutture in ottone cromato caratterizzano questo stile unico, conferendo un tocco di lusso e eleganza.

Rendi il tuo bagno accessibile a tutti
Se in casa ci sono anziani o persone diversamente abili, bisogna tenerne conto quando si sta arredando la propria stanza da bagno. Rendere l’ambiente accessibile a tutti diventa una priorità, soprattutto in termini di sicurezza.
In questo tipo di progettazione, occorre superare qualsiasi pregiudizio e considerare stile ed estetica alla stregua di altri settori di progetto, perché una casa accessibile deve rispondere non solo a requisiti di funzionalità. Abbattere le barriere fisiche e mentali significa quindi progettare spazi a misura di una mobilità ridotta, ma non per questo di minor appeal.
I sette punti alla base del design inclusivo sono: equità, flessibilità, semplicità, percettibilità, tolleranza per l’errore, contenimento dello sforzo fisico, misure e spazi sufficienti. E il bagno rappresenta l’ambiente “sfida”, che mette alla prova sia i progettisti che le aziende.
La normativa di riferimento è racchiusa nella 13/1989 e nel Decreto Ministeriale 14/6/89 n°236; come devono essere sanitari, lavabo, doccia per essere adatti a una persona con difficoltà motorie?
LA DOCCIA deve avere il piatto a filo pavimento. Sono consigliati sedile e maniglioni, posti rispettivamente a 50 cm e a 80 cm da terra.
IL LAVABO deve essere di tipo a mensola, con il bordo anteriore a 80 cm da terra e con 80 cm davanti liberi per l’avvicinamento. Obbligatorio il rubinetto a leva nei bagni pubblici, in casa è sufficiente un monocomando. Affinché sia fruibile da tutti, lo specchio va posto a un’altezza adeguata o deve essere inclinato o basculante.
ZONA WC: è preferibile il vaso sospeso, con la seduta a 45/50 cm da terra, installato in modo che sporga dal muro 75/80 cm e ai lati ci siano 40 cm. Vanno previsti un maniglione orizzontale su un lato e una barra ribaltabile sull’altro. Scarico e portarotolo vanno sistemati in posizione comoda. È obbligatorio il campanello di richiesta soccorso.