Rendi il tuo bagno accessibile a tutti
Se in casa ci sono anziani o persone diversamente abili, bisogna tenerne conto quando si sta arredando la propria stanza da bagno. Rendere l’ambiente accessibile a tutti diventa una priorità, soprattutto in termini di sicurezza.
In questo tipo di progettazione, occorre superare qualsiasi pregiudizio e considerare stile ed estetica alla stregua di altri settori di progetto, perché una casa accessibile deve rispondere non solo a requisiti di funzionalità. Abbattere le barriere fisiche e mentali significa quindi progettare spazi a misura di una mobilità ridotta, ma non per questo di minor appeal.
I sette punti alla base del design inclusivo sono: equità, flessibilità, semplicità, percettibilità, tolleranza per l’errore, contenimento dello sforzo fisico, misure e spazi sufficienti. E il bagno rappresenta l’ambiente “sfida”, che mette alla prova sia i progettisti che le aziende.
La normativa di riferimento è racchiusa nella 13/1989 e nel Decreto Ministeriale 14/6/89 n°236; come devono essere sanitari, lavabo, doccia per essere adatti a una persona con difficoltà motorie?
LA DOCCIA deve avere il piatto a filo pavimento. Sono consigliati sedile e maniglioni, posti rispettivamente a 50 cm e a 80 cm da terra.
IL LAVABO deve essere di tipo a mensola, con il bordo anteriore a 80 cm da terra e con 80 cm davanti liberi per l’avvicinamento. Obbligatorio il rubinetto a leva nei bagni pubblici, in casa è sufficiente un monocomando. Affinché sia fruibile da tutti, lo specchio va posto a un’altezza adeguata o deve essere inclinato o basculante.
ZONA WC: è preferibile il vaso sospeso, con la seduta a 45/50 cm da terra, installato in modo che sporga dal muro 75/80 cm e ai lati ci siano 40 cm. Vanno previsti un maniglione orizzontale su un lato e una barra ribaltabile sull’altro. Scarico e portarotolo vanno sistemati in posizione comoda. È obbligatorio il campanello di richiesta soccorso.
La velocità di evoluzione che abbiamo vissuto negli ultimi anni per gli scarichi sanitari, è paragonabile alla velocità di evoluzione delle nuove tecnologie informatiche. Nello specifico del nostro sistema bagno, si è passati da uno scarico tradizionale (con brida/box rime), che ha avuto una vita lunghissima fin dai primi modelli di wc, seppur con riduzione dei consumi già attuata, all’avvento circa 7/8 anni fa degli scarichi senza brida o rimeless, che hanno portato ad un’innovazione totale sia per i produttori che per i consumatori, essendo questi ultimi degli scarichi con riduzione di consumo e facilità di pulizia, quindi maggiormente igienici.
Al momento stiamo assistendo ad una nuova evoluzione migliorativa, in quanto gli ultimi sanitari nati presentano tutti il rivoluzionario scarico a vortice. Questo nuovo sistema ha aggiunto un notevole innovativo surplus ai nostri apparati sanitari che proviamo a riassumere qui sotto nelle sue caratteristiche principali:
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Assoluta eliminazione del rumore dello scarico dell’acqua: il classico scarico a cascata è stato canalizzato ed è stata realizzata un’uscita dell’acqua laterale che evita il tipico e fastidioso rumore.
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Il livello di pulizia dell’interno del wc è completo, in quanto (nei modelli ben progettati) l’acqua circola e tocca ogni singola parte della vasca di scarico.
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Un’ulteriore riduzione del consumo idrico: il modello proposto da Olympia può scaricare agevolmente con soli 2,7 litri di acqua.
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Come per i modelli rimeless, anche lo scarico a vortice non presenta nessuna brida per cui è facile da pulire in tutta la sua ampiezza.